Tradizione, ospitalità e… buon vino. La Barbagia è servita.

Per descrivere la Barbagia non basterebbero decine di articoli o centinaia di post tanta è la ricchezza e la varietà di storia e bellezze naturali che questa zona della Sardegna offre.

Molto si è scritto e detto di questa meravigliosa e contraddittoria terra, quello che possiamo fare noi che parliamo di vino e darvi un quadro di quelli che sono i vitigni autoctoni presenti e soprattutto una indicazione di quelli che per noi di Vini&cantine di sardegna sono le migliori e più significative realtà locali. Cominciamo col dire in realtà non esiste una sola Barbagia, ma da sempre questa zona è stata suddivisa in tante denominazioni:

· Barbagia di Nuoro (o Nuorese);
· Barbagia di Bitti (parte della Barbagia di Nuoro);
· Barbagia di Bitti (parte della Barbagia di Nuoro);
· Barbagia di Ollolai (o Barbagia Superiore) a nord del Gennargentu;
· Mandrolisai a ovest del #Gennargentu;
· Barbagia di Belvì (o Barbagia Centrale) a sud del Gennargentu;
· Barbagia di Seulo (o Barbagia Inferiore) ancora più a Sud;
· Ogliastra (conosciuta in passato come Barbàgia Trigònia).

Sono queste infatti le cosiddette “regioni storiche” nella quale viene comunemente suddivisa, quasi tutte appartenenti alla provincia di Nuoro, che è anche il comune più popoloso.
Il territorio barbaricino è generalmente aspro e montagnoso, di una bellezza quasi innaturale. Il massiccio del Gernargentu domina tutta la regione che al suo interno racchiude meravigliosi e vari tipi di paesaggi, fatti di colline e alte montagne, altopiani e verdi vallate, boschi millenari e profonde gole scavate nella roccia.
Tra le bellezze naturali spiccano la grotta di Ispingoli a Dorgali, famosa per una colonna stalagmitica alta circa 38 metri, le sorgenti di Su Gologone e il Monte Corrasi a Oliena, e ovviamente la gola di Gorroppu, che sta un po’ al confine tra Barbagia di Dorgali e Ogliastra (di cui abbiamo già parlato in una precedente nota su questa pagina).
Tra i monumenti archeologici da visitare, quelli relativi all’età nuragica sono senza dubbio i più interessanti, perchè fanno capire che il popolo sardo, quello vero, è quello che viveva all’interno dell’isola in vere e proprie città di pietra che costituisco la migliore testimonianza di una civiltà ancora oggi misteriosa e oggetto di continui studi e ricerche.
Tra questi raccomandiamo di visitare il villaggio nuragico di Tiscali che rappresenta una bellezza sia archeologica che naturalistica, in quanto raggiungibile esclusivamente via trekking.
Altri siti importanti, alcuni dei quali non gestiti e quindi visitabili senza guida, sono il Santuario nuragico di Abini a Teti, e le aree archeologiche di Madau e Gremanu a #Fonni e il villaggio di Serra Orrios a Dorgali.
Tra le manifestazioni e le attività da svolgere, oltre ai trekking e alle visite ai monumenti consigliamo i bellissimi musei presenti in zona, come il MAN di Nuoro o il Museo delle maschere di Mamoiada, nel quale sono esposte e presentate tutte le maschere che fanno parte della tradizione locale, come i Mamutones o gli Issohadores.
Senza dimenticare le numerose sagre che vi faranno scoprire le tradizioni enogastronomiche del territorio, molto numerose in qualsiasi stagione dell’anno e tutte degne di essere visitate e… degustate.
Tra tutte le tradizioni barbaricine la cultura del vino è una delle più antiche e rappresenta oggi una delle principali risorse del territorio. In Barbagia si produce moltissimo cannonau, e numerose sono le cantine che in questi ultimi anni hanno migliorato notevolmente la loro produzione sia nella quantità che nella qualità, rimanendo però sempre fedeli alla tradizione ma con il giusto mix tra nuovi e antichi sistemi produttivi.
Questo vitigno la fa da padrona, la gran parte della produzione è rappresentata da cannonau. Alcune cantine però si cimentano con ottimi risultati anche nella produzione di vermentino, bovale sardo, mandrolisai e granazza.

Tra queste belle realtà del settore ricordiamo:


Cantina Giuseppe Sedilesu

Giuseppe Sedilesu è una cantina che prima ancora di produrre vino produce grandi uve. La loro filosofia infatti parte dal presupposto che un grande vino deriva da una grande uva e dal rispetto della tipicità e della tradizione del territorio che la produce.

Tra queste la fa da padrona l’uva rossa, cannonau in particolar modo, ma anche un vitigno autoctono la cui riscoperta è avvenuta da alcuni anni e che i locali chiamano Granazza, che produce un frutto bianco di pregevolissima qualità.

Tra i suoi vini ricordiamo il mitico Mamuthone e il granazza Perda Pintà. La Cantina Giuseppe Sedilesu non si limita esclusivamente alla produzione di vino, ma si propone anche come una struttura capace di fare cultura del vino e del territorio. Su prenotazione infatti è possibile visitare i vigneti e la cantina, con annessa degustazione di vini e prodotti locali. E’ inoltre possibile fare escursioni campestri nell’agro, visite dei siti archeologici ed escursioni urbane per conoscere l’abitato ed il tessuto produttivo e culturale di Mamoiada visitando i suou musei e le sedi delle sue associazioni culturali.

Per info e contatti sulla Cantina Giuseppe Sedilesu:

Soc. Agr. Giuseppe Sedilesu & C. SNC-via Vittorio Emanuele II, 64- Mamoiada (Nuoro)-
Tel-Fax 0039 0784 56791
giuseppesedilesu@tiscali.it – enotursedilesu@gmail.com
www.giuseppesedilesu.com


Cantine di Orgosolo

Cantine di Orgosolo nasce nel 2006 dall’idea di 19 piccoli produttori locali che avevano l’esigenza di mettersi insieme per aumentare la loro capacità di imbottigliamento e distribuzione delle loro già splendide, ma piccole, produzioni. Si decise di selezionare le migliori uve Cannonau proveniente dai loro vigneti e produrre un vino rosso sontuoso e complesso. Le uve vengono ancora oggi raccolte a mano e lavorate subito in cantina con l’ausilio sia di strumenti artigianali, sia con trattamenti che fanno di questi vini dei prodotti di altissima qualità. Oggi i soci di Cantine di Orgosolo stanno acquisendo la certificazione di produzione biologica e, alcuni, quella biodinamica. Quella del biologico è stata una scelta mirata e consapevole che consentirà a questa cantina di proseguire nella strada delle coltivazioni naturali sostenibili mantenendo in vita i tradizionali metodi di gestione dei vigneti in questo territorio. Tra i prodotti della cantina ricordiamo Urùlu, un cannonau DOC, e la grappa Rosavalia ottenuta della distillazione delle vinacce delle uve che hanno prodotto Urùlu.

Per info e contatti sulle Cantine di Orgosolo:

Cantine di Orgosolo-Via Ilole sn- Orgosolo-NU
Tel + Fax: 0784 403096
info@cantinediorgosolo.it
www.cantinediorgosolo.it/cannonau


Cantina Dorgali

Nel lontano 1953 un gruppo di agricoltori dorgalesi fonda Cantina Dorgali. Con oltre 60 anni di storia e grazie ad una costante crescita, oggi questa cantina è diventata una realtà importante nel panorama vitivinicolo nazionale con tante celebri e premiate etichette . Un viaggio reso possibile solo grazie all’unione e alla tenacia dei pochi soci iniziali, che ha portato la Cantina Dorgali a presentarsi attualmente sul mercato con 220 soci, 20mila ettolitri di vino prodotti e 650 ettari di vigneto coltivato ancora secondo ritmi e metodi tradizionali, nel rispetto del territorio e di ogni singola pianta. Tra mare e montagna la Cantina Dorgali produce vini cannonau e vermentino, vini che hanno ottenuto anche numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.

Tra le sue etichette più rinomante ricordiamo Nùrule, Hortos e naturalmente il famosissimo rosato Filìeri. Oggi i vini di Cantina Dorgali potete acquistarli anche sul loro sito internet https://shop.cantinadorgali.it/, quindi direttamente dalla cantina.

Per info e contatti sulle Cantina Dorgali:

Cantina Sociale Dorgali, Via Piemonte 11-Dorgali (NU)
Tel +39 0784 96143
info@cantinadorgali.com
www.cantinadorgali.it


Fradiles vitivinicola

La cantina Fradiles nasce dalla passione di una famiglia per la tradizione e la cultura viticola ed enologica. Producono un vino caratterizzato dalla Denominazione di Origine Controllata detto “Mandrolisai” dall’omonimo territorio, quello di Atzara, situato appunto nella cosiddetta Barbagia del Mandrolisai.

Tutta la produzione mira a recuperare e salvaguardare il patrimonio vitivinicolo del territorio secondo un criterio di qualità, partendo dall’uva colta manualmente e trasformata in vini dal carattere inconfondibile, eleganti e superiori perché realmente legati alla tradizione. Oltre al Mandrolisai, Fradiles produce anche Bovale.

Tra i suoi vini vi segnaliamo il Bagadiu e il Fradiles, due mandrolisai ormai celebri in tutto il mondo.

Per ulteriori info e contatti:

Fradiles Vitivinicola-Via Sandro Pertini 2 Atzara (NU)
Tel. 333 17 61 683 – 333 42 20 155
info@fradiles.it-www.fradiles.it


Terra del Mandrolisai Meana Sardo

Cantine Meana è un azienda giovane che guarda al futuro con uno sguardo attento alle tradizioni e al rispetto dei ritmi della natura e delle sue leggi. Cantine Meana si trova a Meana Sardo, nel cuore della Sardegna, nella regione della Barbagia di Belvì.

Questa è una zona dove le colline cominciano a crescere fino a diventare montagne, dove la coltivazione della vite da sempre è in simbiosi con la storia antica che la circonda. E’ il terreno ideale per la produzioni delle uve che danno vita ai vini mandrolisai della cantina; una produzione che oggi viene realizzata con nuovi impianti, che convivono con terreni e vigneti millenari coltivati ancora secondo tradizione e antiche metodologie.

Tra i vini prodotti ricordiamo la linea Parèda, che contempla tre importanti vini: Parèda IGT 2014; Parèda DOC 2014; Parèda BIO 2014.

Per ulteriori info e contatti:

MEANA – Terra del Mandrolisai S.S. Agricola di Francesco Podda e C.- Via Roma 129-Meana Sardo (NU)
Tel +39 349 8797817 – + 39 335 1229399
cantinameana@gmail.com-www.cantinameana.it

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